Luglio 2006, l’esame per la certificazione ATA (American Translators’ Association) si sarebbe tenuto ad Ascoli Piceno, praticamente in casa mia. Non potevo perdere l’occasione almeno di provarci. Una certificazione molto prestigiosa, che impone un duro esame.
Mi preparo per diversi mesi, acquisto e faccio prove utilizzando i testi degli esami precedenti. Mi impegno a rafforzare la mente, la memoria e l’agilità mentale.
Non avevo ancora ben chiaro che, però, avrei dovuto rafforzare anche i muscoli. Lo compresi solo quando mi resi conto che l’esame sarebbe stato svolto totalmente in forma cartacea, quindi non accedendo a Internet né utilizzando un PC. Avremmo però avuto la possibilità di portare tutti i dizionari e i glossari cartacei ritenuti utili.
Mi si accese una lampadina in testa, tirai su lo sguardo dallo schermo e mi voltai verso la libreria alle mie spalle piena dei dizionari e dei glossari accumulati negli anni. Mi si formò in faccia un sorriso sardonico prefigurandomi la scena.
Il giorno dell’esame partii con la mitica valigia Roncato blu rigida, compagna di tanti viaggi all’estero e del soggiorno in Spagna per la borsa di studio Erasmus. Praticamente un trasloco, con la valigia piena zeppa di dizionari. Fortunatamente aveva le ruote, altrimenti non sarei riuscita a staccarla.
Quando si dice il “peso” della cultura.
L’esame andò bene e il paper tecnico, in materia di telecomunicazioni, fu brillantemente superato grazie e soprattutto a un dizionarietto blu, che mi salvò la vita. Eccolo:
Dizionario di Informatica e Multimedialità
Autore: Angelo Gallippi
Ed. Tecniche Nuove
All’s well that ends well. Eccomi certificATA!!